31.8.15

Trasferimento del Blog

Il nostro blog e` ora disponibile a questo indirizzo:
francescomecca.eu

21.7.15

A pochi metri da Stallman

Il 25 giugno sono stato alla presentazione del master di primo livello in “Management del Software Libero”, che si e` tenuto nella sala della palazzo della Regione Piemonte. 

Non mento dicendo che a questo incontro ci sono andato principalmente per ascoltare il professor Angelo Meo (che ha aiutato a curare parte del programma del master) e Richard Stallman

foto originale distribuita in CC-by-nd-nc
 Il master, ha spiegato Meo, si occupa di fornire le competenze necessarie per permettere un'analisi precisa costi / benefici nel momento della transizione verso il free software all'interno di un'azienda, transizione che deve essere priva di attriti e semplice per i dipendenti.
Per questo si compie un percorso di studi che tratta gli aspetti giuridici ed economici, oltre che tecnologici.
 

Infine Meo ha ricordato di come Internet sia tanto madre quanto figlia del software libero e ci ha brevemente ricordato di come Torino ha risparmiato 6 milioni di euro.
 

Il keynote di Stallman invece e` stato una piacevole introduzione al software libero per i neofiti, in particolare: 
  •  Microsoft, Apple e i DRM
  •  4 liberta` fondamentali del software libero; 
  •  open source != FOSS;
  •  limiti del software proprietario per l'utente finale.
Saint IGNUcius della chiesa di Emacs, foto originale
Sono state indimenticabili le espressioni dei 2 relatori quando Stallman ha indossato la veste di Saint IGNUcius e quando ha aperto l'asta per un peluche di gnu, mascotte della FSF. 

Francesco Mecca

Puo` un sottomarino nuotare? Deep learning e intelligenze artificiali

Nel De Arte Combinatoria (1666) Leibniz afferma che tutta la logica del pensiero umano non sia altro che una combinazione di pensieri piu` piccoli che a loro volta possono essere frammentati in idee semplicissime e concatenabili.
fu questo libro cinese, spedito da un gesuita a Leibniz, a dargli l'idea della matematica binaria
Luc De Brabandere ci spiega che il sogno di Leibniz e` “fare di un argomentazione un teorema, fare di una discussione un sistema di equazioni e poter proporre al proprio avversario in caso di impasse: Ebbene! Calcoliamo” (Pensiero Magico Pensiero Logico,  LIT edizioni, 2015).

Prima di Leibniz un altro filosofo, Hobbes, affermo`:
Reasoning is nothing but reckoning

Di recente il CEO di Nvidia ha tenuto di recente un discorso sul "deep learning", ovvero "machine learning" arricchito dall'analisi dei Big Data.

Secondo me il deep learning e la frase di Hobbes hanno un profondo legame.

Ci sono compiti che per un uomo sono molto complicati, come ad esempio la risoluzione di equazioni, che rispondono a delle semplici regole formali. Tradurre queste regole in algoritmi e` molto semplice.
Il cervello umano si spinge molto oltre: e` celebre la frase di un giudice della corte suprema americana (Potter Stewart) che nel tentativo di dare una definizione legale per distinguere il materiale pornografico dal non, scrisse: "lo riconosco quando lo vedo".

Ci sono molte operazioni, come quello del riconoscere facce, immagini o testo (come i captcha) che per un umano sono piuttosto triviali.
Quale e` la risposta che il deep learning offre a questo problema?

Grazie ai Big Data le macchine hanno a disposizione una quantita` enorme di dati, spesso anche categorizzata dagli stessi utenti, che puo` essere sottoposta ad analisi statistica.
Nel 2014 Facebook ha presentato un algoritmo chiamato DeepFace che riconosce nel 97% dei casi i volti umani, anche se con poca luce o parzialmente coperti.
Project Adam e` un progetto della Microsoft che si occupa di riconoscimento delle immagini e di oggetti ed ha dimostrato la sua potenza riconoscendo con successo un Cardigan Corgi da un Pembroke Corgi (due cani praticamente identici che si distinguono principalmente per la densita` delle ossa).
Questa e` la potenza dell'apprendimento e dell'analisi statistica.
reti neurali, fonte
Se davvero riconoscere coincidesse con il ragionare si potrebbe dire che un computer e` capace di pensare; il sogno di Liebniz non si vedrebbe avverato ma il risultato ottenuto e` identico.

Ora mi chiedo, quale e` la differenza fra ragionare e pensare?
Non e` semplice dare una risposta definitiva, per quanto mi riguarda penso che sono entrambi processi mentali che hanno l'obiettivo di migliorare e aumentare la conoscenza. Quando l'attivita` del pensiero e` logica, ovvero e` diretta verso un obiettivo specifico (non vaga senza meta, come nello stream of consciousness) coincide con il ragionare.

Se si potesse dimostrare che un'intelligenza artificiale abbia la facolta` del pensiero ritengo che prima di procedere alla realizzazione di un cosi` maestoso progetto si dovrebbe ragionare su tutte le conseguenze etiche e morali di tali tecnologie. Per alcuni e` un rischio esistenziale, ovvero e` la creazione di un rivale dell'intelligenza umana.

Eppure Edsger Dijkstra, un pioniere della ricerca nel campo delle intelligenze artificiali ha affermato che: "chiedersi se un computer possa pensare e` come chiedersi se un sottomarino possa nuotare".
Questo perche`? Un algoritmo di deep learning, un A.I. universale capace di analizzare ogni tipo di dato, rimane comunque un programma senza motivazioni, senza fini se non quelli che il suo creatore gli ha assegnato. Questo programma e` conscio della sua esistenza tanto quanto lo e` un foglio di carta, un documento di Excel o una stampante 3D.

Se si dovesse lavorare per creare un cervello "umano" in laboratorio si partirebbe proprio da questo, che e` un requisito necessario, che si potrebbe definire come molto piu` di una semplice "istruzione" che ci porta a dire: "io sono", e delle volte dubitare anche di questo.

Francesco Mecca

7.7.15

Dodici brevi domande sul mondo del giornalismo nell'era digitale

Premessa


La Rivoluzione Digitale ha toccato la societa` in tutti i suoi aspetti, e fra questi ha anche minato le fondamenta di un settore, quello dell'informazione, alle fondamenta della nostra societa`.

La decentralizzazione delle fonti di informazione, che avviene attraverso i blog e le piattaforme online, la micro messaggistica istantanea e i tweet, i social media, ma piu` in generale tutti gli strumenti che Internet ci offre, hanno mutato radicalmente non solo il modo di fare giornalismo, ma il rapporto del cittadino digitale con l'informazione cartacea e digitale.

Per questo abbiamo posto 12 domande a Carla De Girolamo, vicecaporedattore di Panorama, basandoci sulle parole di Luca de Biase, il quale afferma che nel mondo dell'editoria la Rivoluzione Digitale e` stata una rivoluzione di tre nature: Francese, Copernica e Industriale.
fonte

Societa`, Economia, Mezzi

 

1. Che business model ci sono nell'editoria dopo l'entrata del digitale?

Sul business model digitale c’e` ancora molta poca chiarezza, e non solo in Italia. Mentre c’e` la percezione netta che l’evoluzione normale della stampa sara` digitale, manca ancorala capacita` di mettere a frutto questa idea. Da un lato, tutti si aspettano di trovare online contenuti gratis. Dall’altro, gli investitori (che sulla carta sono disposti a spendere cifre consistenti per una pagina pubblicitaria), per Internet pagano meno di un decimo di quelle cifre. Quindi c’e` una grande spinta all’evoluione digitale dei contenuti, ma per ora non e` un modello di business sostenibile.


2. Ogni giorno ricevete piu` visite dai dispositi mobili o dai computer o tradizionale cartaceo?

Decisamente prevale il digitale. Mobile e fisso sono ormai quasi equivalenti, il mobile tra pochissimo prevarra`, dati i trend costanti di crescita.


3. Anna Masera ci ha mostrato che nonostante le regole del giornalismo siano rimaste le stesse, sono emersi nuovi ruoli, come ad esempio quello del social media manager. Che evoluzione ha subito il ruolo del giornalista?

Per ora in Italia ci sono figure di giornalisti che si evolvono, e che integrano alle capacita` e competenze tradizionali altre funzioni. Quindi una persona che normalmente si occupava di "desk", per il lavoro online deve anche diventare social media manager, photo editor, videomaker… Insomma si assommano più funzioni in una sola persona, e a mio avviso e` la parte migliore e più divertente del lavoro sul settore digitale.


4. La Rivoluzione Digitale quali basi ha tolto al giornalismo? Quali ne ha create?

Il giornalismo di qualita` resta tale, anche sul digitale. Deve pero` necessariamente evolversi e, come detto, arricchirsi di nuove funzioni e nuove capacita`.


5. Prima dell'arrivo di Internet il giornalismo per molti aspetti equivaleva all'informazione. Ora ci sono nuovi media che si stanno appropriando di questa tautologia?

No. Prolifera l’informazione dei blog, anche grazie alla diffusione attraverso i social, ma le fonti più qualificate e più accreditate restano quelle dei grandi giornali.


6. Che strumenti fornisce Internet per costruire un tipo di informazione solida in una societa`
costretta a cambiamenti cosi` veloci e spesso violenti?

Internet offre la possibilita` di confrontare in tempi rapidissimi diverse fonti, quindi di approfondire un argomento guardandolo da diverse angolazioni
fonte


7. Sono in crisi i giornali o i giornalisti?

E` in crisi la carta stampata. E quindi, di conseguenza, i giornalisti rischiano di perdere autorevolezza e indipendenza.


8. I giornalisti di Panorama hanno delle linee guida per il comportamento da tenere online?

Le linee guida sull'accuratezza e la serieta` dell'informazione e sul rispetto per i lettori non cambiano. Cambiano i modi di scrivere per il settore digitale rispetto al cartaceo.


9. Come e` cambiato il rapporto interdipendente fra giornalisti ed utenti/lettori?

Grazie ai social media il rapporto e` molto più stretto e immediato. Non tutti i giornalisti purtroppo sono ancora pronti a cogliere questa opportunita`.



10. Le regole del giornalismo sono davvero rimaste le stesse?

Assolutamente si`.


11. Si puo` affermare che ora grazie ad Internet le 5 W alla base del giornalismo sono state passate ai cittadini?

No. I cittadini possono fare a loro volta informazione, ma difficilmente le 5W sono soddisfatte dagli articoli di un blog personale


12. Secondo Stefano Quintarelli con i nuovi social media il “fatto” si e` trasformato in
“opinione”, nel senso che il ruolo e l`importanza del primo ora e` stata oscurata dall'imporsi del secondo. Quanto c'e` di vero in questa frase?

Non può esserci opinione senza l’approfondimento di un fatto. Che quindi rimane prioritario.



Ringraziamo Carla de Girolamo e tutta la redazione di Panorama per il tempo a noi dedicato.

Francesco Mecca

La Rivoluzione Digitale nella Professione dell'Avvocato

Premessa

Con l’avvento dell’informatizzazione e` notevolmente mutata la modalita` con cui l’avvocato svolge la propria professione; sinteticamente si puo` arrivare ad affermare che al di la` della partecipazione alle udienze e il ricevimento dei clienti, tutta l’attivita` si puo` svolgere con il computer nel proprio studio, senza alzarsi dalla poltrona.

Per quanto mi riguarda vorrei premettere che io sono un avvocato dipendente di un ente pubblico (l’INAIL) e pertanto unico mio cliente e` l’Istituto che io difendo sia in ambito giudiziario (cause legali) che extragiudiziario (composizione bonaria delle liti).

L’avvento dell’informatica ha modificato il modo di lavorare nella sua globalita`, vediamo pertanto le singole fasi dell’attivita`.


Immagine Pubblico Dominio, fonte Pixabay

Ricerche Giurisprudenziali

Allorche` mi viene sottoposto un caso da esaminare devo effettuare ricerche sullo stato della giurisprudenza (esame delle pronunce dei Tribunali che hanno trattato casi analoghi) al fine di inquadrare giuridicamente la questione: in passato le ricerche venivano effettuate sfogliando le varie riviste giuridiche cartacee (pubblicate per lo piu` con raccolte che uscivano con cadenza trimestrale o addirittura annuale) dopo aver estrapolato dagli indici tutte le sentenze emesse su quel determinato argomento: la ricerca effettuata in questo modo richiedeva molto tempo dovendo passare in rassegna una molteplicità di riviste (generalmente la ricerca si effettua su un arco di tempo decennale) ed inoltre si era nell’impossibilita` di esaminare la giurisprudenza piu` recente; dal punto di vista pratico e logistico l’avvocato doveva disporre di grandi librerie per conservare le riviste cartacee. Debbo pero` riconoscere che la ricerca cartacea offriva la possibilità di venire a conoscenza di sentenze emesse su altri argomenti (che rivestivano interesse per altre pratiche: cio` comporta un grande arricchimento professionale) in quanto passando in rassegna gli indici l’attenzione cadeva anche su altre fattispecie.

Ora la ricerca viene fatta digitalmente, si consultano le varie banche dati online e inserendo la parola chiave (argomento o riferimenti normativi o anche autorita` giudiziaria) si viene subito in contatto con numerosissime sentenze. In questo modo la ricerca e` piu` veloce, puo` essere agevolmente fatta su archi temporali molto lunghi ma soprattutto si possono conoscere sentenze emesse di recente in quanto la pubblicazione non passa attraverso la stampa; tra l’altro per un avvocato è molto importante conoscere le ultime sentenze in senso temporale in quanto e` utilissimo aggiornarsi sugli indirizzi giurisprudenziali più recenti. C’e` anche un altro aspetto dal punto di vista pratico: non e` piu` necessario avere i grandi spazi richiesti dalle librerie (tale fatto non e` da sottovalutare viste le peculiarita` del mercato immobiliare).
Il limite della ricerca telematica (rispetto alla ricerca cartacea) e` costituito dal fatto che la ricerca si rivela molto piu` specifica, e` molto più circoscritta e quindi non si viene “casualmente ” a conoscenza di sentenze che riguardano altre fattispecie; cio` secondo il mio parere e` un aspetto negativo, che mi fa un po` rimpiangere la ricerca cartacea, perche` in quel caso, come ho precisato sopra, si raccoglievano molti stimoli (forse oggi si privilegia il fattore tempo?).

Posta, email e PEC

Un’altra grande rivoluzione si e` verificata nell’ambito della corrispondenza che l’avvocato deve tenere con il cliente e con la controparte.
Mentre prima tutte le lettere e diffide venivano inoltrate mediante il servizio postale richiedendo quindi la necessita` di recarsi presso l’Ufficio stesso e, sostenere il costo della spedizione ed attendere il recapito della corrispondenza ora tale attivita` viene svolta con l'email, cosicche` non si esce dallo studio, non si sostengono costi ed inoltre il recapito e` immediato e anche la risposta puo` sopraggiungere immediatamente: e` evidente la facilita` di comunicazione! A cio` si aggiunga che ora con l’introduzione della PEC le mail hanno le stesso valore delle raccomandate postali. Io ritengo che tale sistema innovativo sia importantissimo in quanto velocizza le comunicazioni ed abbatte i costi, eliminando anche i rischi dei disguidi postali (materiale perdita della corrispondenza). A cio` si aggiunga anche che avendo tutta la corrispondenza come archivio digitale la successiva consultazione della stessa puo` avvenire in modo agevole ed immediato.

Processo Telematico

Ora (dal primo gennaio 2015) anche gli uffici Giudiziari hanno preso atto dell’attivita` informatica permettendo la possibilita` di formare fascicoli digitali. Tutte le cause possono essere introdotte telematicamente cosicche` l’avvocato puo` depositare atti e comunicarli alla controparte senza uscire dal proprio studio. Allo stesso modo riceve le comunicazione dagli uffici del Tribunale (la cancelleria) e gli atti dei colleghi. In questo modo per depositare un atto non ci si deve piu` materialmente recare in Tribunale ed essere legati agli orari di apertura dell’Ufficio, in quanto la legge permette che l’avvocato trasmetta l’atto entro le ore 24 del giorno di scadenza , con la conseguenza che i tempi si sono dilatati, anche se in effetti non e` consigliabile fare un atto all’ultimo minuto in quanto talvolta (per lo meno come si sta verificando in questa prima fase) la trasmissione telematica non va a buon fine, cosicche` si puo` incorrere in decadenze. Anche in questo caso tutte le attivita` sono velocizzate e soprattutto mi arrivano immediatamente le comunicazioni del Tribunale, il che` nella mia attivita` non e` di poco conto.

Acquisizione Documentazione

Un altro aspetto molto importante che ha agevolato l’attivita` legale e` quello che riguarda il reperimento della documentazione necessaria per la corretta e completa istruzione della pratica.

Nel momento in cui l’avvocato ha necessita` di visionare e/o allegare un documento, lo richiede al cliente o agli uffici preposti (es: uffici finanziari, enti locali, camere di commercio...) a mezzo mail e sollecitamente la controparte glielo puo` trasmettere telematicamente: il cliente non deve recarsi dall’avvocato per portare il documento ne` l’avvocato deve accedere ai vari uffici (come al catasto per richiedere una visura). Pensate in una grande citta` quanto tempo (e costi) richiedono tali attivita`, ora ogni cosa puo` essere fatta indipendentemente dal luogo in cui ci si trova!

Indagini sui Social Network

Ora l’avvocato puo` raccogliere notizie anche solo digitando nomi e fatti sui motori di ricerca: in questo modo vengo a conoscenza di indirizzi, recapiti telefonici e altre notizie che riguardano il soggetto e/o il fatto che mi interessa. Nello specifico premetto che la mia attivita` si esplica anche nell’esame di pratiche che riguardano il riconoscimento di eventi lesivi come infortuni sul lavoro. Precisamente determinate categorie di lavoratori possono chiedere all’INAIL il riconoscimento di eventi lesivi come infortuni sul lavoro con conseguenti erogazioni economiche e sanitarie dal parte dell’INAIL in loro favore. Facciamo l’esempio che un lavoratore denunci una lesione come conseguente all’esplicamento della propria attivita` lavorativa adducendo una descrizione del fatto: e` capitato che facendo un riscontro su Facebook il soggetto raccontava di essersi fatto male mentre giocava a calcetto: in questo caso l’evento non viene riconosciuto e addirittura si potrebbe presentare una denuncia per truffa. Recentemente gli organi di informazione hanno divulgato il caso di quel signore che usufruiva dei permessi INPS per assistere il genitore invalido mentre scriveva su Facebook che in quei medesimi giorni era all’estero per seguire i campionati sportivi!

Quindi cio` che voglio dire e` che l’accesso ai social network costituisce in sistema per reperire informazioni e/o riscontri circa fatti denunciati dagli utenti, raccogliendo così elementi utili per esaminare compiutamente una pratica e arrivare così ad una piu` puntuale decisione legale.

Immagine Pubblico Dominio, fonte Pixabay

Cio` che ho messo in evidenza sono gli aspetti e le novita` piu` eclatanti introdotte dalla informatizzazione e che a mio parere sono molto positivi  (soprattutto per tutti gli aspetti di velocizzazione ed efficienza che pongono in essere) permettendo anche di svolgere l’attivita` legale con maggiore approfondimento (avendo a disposizione di fatto piu` strumenti) e maggiore tempestivita`, considerando anche in quest’ambito le potenzialita` della ulteriore strumentazione informatica di cui il professionista puo` dotarsi.

Avv. Emanuela Andreozzi
Avvocatura Regionale INAIL delle Marche


30.6.15

Script per il bulk download da Archive.org

In questi giorni mi e` capitato di dover scaricare varie collezioni da archive.org, una libreria digitale multimediale la cui missione e` l'accesso universale a tutta la conoscenza.

Principalmente lo uso per scaricare tantissime registrazioni live di vari concerti registrati a mio avviso in maniera impeccabile.

Nel sito si trova una guida per scaricare in bulk usando wget e gli strumenti del sito, ma risulta piuttosto prolissa e complicata se si vuole fare un download al volo.

Questo e` lo script che uso, modificato da questo script: e` scritto in bash e funziona su tutte le distribuzioni sulle quali e` installato wget, tail e sed.
#!/bin/bash

# Write here the extension of the file that you want to accept
#filetype =.flac
#append this to line 24
#-A .$filetype
#Write here the extension of the file that you want to reject, divided by a comma
fileremove = .null

if [ "$1" = "" ]; then
  echo USAGE: archivedownload.sh collectionname
  echo See Archive.org entry page for the collection name.
  echo Collection name must be entered exactly as shown: lower case, with hyphens.
  exit
fi
echo Downloading list of entries for collection name $1...
wget -nd -q "http://archive.org/advancedsearch.php?q=collection%3A$1&fl%5B%5D=identifier&sort%5B%5D=identifier+asc&sort%5B%5D=&sort%5B%5D=&rows=9999&page=1&callback=callback&save=yes&output=csv" -O identifiers.txt
echo Processing entry list for wget parsing...
tail -n +2 identifiers.txt | sed 's/"//g' > processedidentifiers.txt
if [ "`cat processedidentifiers.txt | wc -l`" = "0" ]; then
  echo No identifiers found for collection $1. Check name and try again.
  rm processedidentifiers.txt identifiers.txt
  exit
fi
echo Beginning wget download of `cat processedidentifiers.txt | wc -l` identifiers...
wget -r -H -nc -np -nH -nd -e -R $fileremove robots=off -i processedidentifiers.txt -B 'http://archive.org/download/'
rm identifiers.txt processedidentifiers.txt
echo Complete.
Francesco Mecca

13.6.15

L'FBI contro la crittografia

Un argomento sul quale si è discusso molto negli ultimi tempi è quello della crittografia dei dati, un ufficiale dell’FBI ha testimoniato che lo scopo delle forze dell’ordine è quello di collaborare con una società tecnologica per prevenire la crittografia. Anche se le compagnie non dovrebbero mettere l’accesso alla crittazione dei clienti prima di preoccupazioni per la sicurezza nazionale, perché la maggiore priorità del governo è quella di prevenire l’uso di tecnologie che proteggono ogni cosa che le persone fanno online. Il loro scopo non è quello di usare una “back door”, termine usato dagli esperti per descrivere punti di accesso integrati, ma quello di accedere ai contenuti dopo essere passati per un processo giudiziario.



presa da: tophdgallery


Dopo le rivelazioni da parte di Edward Snowden dello spionaggio dell’NSA, alcune compagnie tecnologiche, quali per esempio Apple, hanno iniziato a proteggere i propri utenti con la crittografia, usandone una chiamata “end-to-end”, dove solo colui che manda e che riceve il messaggio sono in grado di leggerlo. Così queste compagnie non possono provvedere l’accesso alle forze dell’ordine, pure se munite di un ordine del tribunale.
D’altra parte questa situazione permette la sicurezza anche di criminali, rendendo più difficile alle forze dell’ordine di rintracciarli.

Alcuni esperti di crittografia affermano che usare questo tipo di soluzioni potrebbe compromettere la sicurezza, perché non c’è garanzia che un cracker non possa utilizzare la stessa “back door”. Per risolvere questo problema Michael Rogers ha pensato di dividere le chiavi per decodificare il messaggio per rendere più difficile la crittografia agli crackers.


Recentemente sono stati approvati due emendamenti per gli stanziamenti a un disegno di legge. Il primo, da Zoe Lofgren e Ted Poe, bloccherebbe al governo di forzare una compagnia per modificare misure di sicurezza per spiare gli utenti. Il secondo, da Thomas Massie, stopperebbe i fondi previsti per le agenzie che stabiliscono gli standard crittografici dall’essere usati per consultarsi con l’NSA a meno che non rafforzi la sicurezza delle informazioni.



Gabriele Corso